Ale Giuliani, un assistant coach affidabilissimo
In piedi (da sinistra): Enrico Miluzzi, Walter Magnifico, Fernando Cavagna, Marcus Melvin, Luigino Cerasa, Donzell Rush, Emanuele Rossi, Chris Pearson, Roberto Feliciangeli, Maurizio Lasi, Giuseppe Annino (preparatore atletico). In ginocchio: Fabio Zanelli, Mike Wiatre. Augustin Davico, Cristiano Fazzi, Guido Rosselli, Thomas Mobley.
In piedi (da sinistra); Mirko Verginella, Roberto Feliciangeli, Wade Helliwell, Marcus Melvin, Massimiliano Rizzo. In ginocchio: Guido Rosselli, Davide Bonora, Patricio Prato, Joe Smith, Michele Mian.
Da sinistra: Leroy Hurd, Davide Bonora, Steven Smith, Morris Finley, Wade Helliwell, Michele Mian, Patricio Prato, Nelson Ingles, Filip Videnov, Tuukka Kotti, Massimiliano Rizzo, Mario Gigena.
In piedi (da sinistra): Vangelis Sklavos, Pervis Pasco, Matteo Spippoli, Jiri Hubalek, Guillaume Yango, Stefano Martellucci, Folarin Campbell. In ginocchio: Mario Gigena, Diego Grillo, Jerry Green, Roderick Wilmont, Patricio Prato, Riccardo Ciavarroni, Nelson Ingles.
In occasione della partita con la Fortitudo Bologna, fu celebrato il trentennale della conquista del campionato italiano allievi da parte della Sebastiani. Giocatori e tecnici furono invitati in campo a ricevere gli applausi mentre veniva appesso il relativo stendardo al soffitto del PalaSojourner. In piedi: …, Pitoni, Melchiorri, Graziani, Cattani, Simeoni, Colantoni, …, Alvisini, Olivieri, Blasetti, Berton, Brunamonti, Balducci. In ginocchio: Meloccaro, Paolo Di Fazi, Luna, … ,. …
Oggi sposi.
Per la prima volta nella sua storia, la Rieti del basket poteva festeggiare uno storico successo nells sua casa, il Palaloniano, come il ritorno in A2.
Pietro Von Karajan Bianchi, in piedi sul tavolo degli ufficiali di campo, dirige La follia.
Chissà che deodorante usa Picchio?
Piazza Vittorio Emanuele II.
Piazza Vittorio Emanuele II da un'altra angolazione..
Famose 'na biretta và!
Non poteva mancare il bagno nella fontana.
In occasione della partita con la Fortitudo Bologna, furono ritirate le maglie n. 18 di Willie Sojourner e n. 9 di Roberto Brunamonti. I relativi stendardi furono appesi al soffitto del PalaSojourner. Avrebbe meritato lo stesso onore anche il n. 12 di Gianfranco Sanesi: il giocatore più forte mai espresso da Rieti.
Sempre in occasione della partita con la Fortitudo Bologna, furono appesi al soffitto del PalaSojourner gli stendardi che celebravano la conquista della Coppa Korac nel 1980, della Coppa Italia di B d’Eccellenza 2004 e della Coppa Italia di Legadue del 2007.
Wade Helliwell stoppa un tentativo di schiacciata di Delonte Holland.
Chris Pearson è di nazionalità inglese.
Bill Marolt, direttore atletico della Colorado University ritira la maglia n. 20 di Cliff Melly. E la prova che è vivo e vegeto.
Era Fallo!
Oh Madonna mia!
Attento a quello! Attento a quello!
Grazie a uno slalom coast to coast di Massimo Guerra come questo, la NSB evitò di disputare un pericolosissimo supplementare, senza Fazzi e Laezza fuori per falli, in garauno di finale per la promozione in Legadue contro Trapani.
Max Reale
Massimo Guerra.
Il tiro preferito di Pietro Bianchi.
Che fare?
L'accoglienza della Curva Terminillo a Patricio Prato, tornato a Rieti con la maglia di Cantù
Lino Lardo e Patricio Prato sanno come sono andate le cose.
...o fai come dico io....
Lezione assimilata. Diego Grillo marca Ibrahim Jaaber.
DeMarco Johnson non lasciò il segno a Rieti come si sperava.
Il pivot statunitense Donzell Rush ottenne il passaporto italiano grazie al matrimonio. Giunse a Rieti dopo che la NSB inseguì invano Simone Bagnoli, che Rimini non volle lasciar libero.
Morris Finley sfugge alla marcatura di David Hawkins.
S'è rotto il canestro....
Zanelli sostituì Matt Santangelo.
Per la Nuova Sebastiani, Jerry Green è stato prezioso quanto Morris Finley.
La Sebastiani aveva già organizzato e vinto la finale di Coppa Italia di B1 nel 2004 per poi essere promossa in Legadue. Inoltre la cabala vuole che chi vince le Final Four di Legadue vada diretta in serie A, come già capitato a Capo d’Orlando e Scafati nelle due precedenti edizioni. Dunque, c’era grande aspettativa per questo evento pur nella consapevolezza che, all’atto pratico, la vittoria nelle Final Four non produce alcun vantaggio perché la strada della serie A passa da un’altra parte. Ma poi, si sa, quando le squadre sono in campo, a nessuno piace perdere e l’impegno è sempre il massimo. In finale, contro Ferrara, Rieti vinse 71-61.
Nella foto: Il tuffo di Marcus Melvin e Michele Mian
Lino Lardo alza la Coppa Italia di Legadue appena conquistata.
Marcus Melvin fu votato MVP delle Final Four.
Vicino a Gaetano Papalia c'è Enzo D'Antonio, presidente del gruppo EEMS/Solsonica.
Gaetano Papalia con Walter Veltroni al PalaLottomatica prima del match contro Roma.
Gaetano Papalia regala a Andrew Howe la maglia della Nuova Sebastiani con il suo nome.
David Hawkins viene premiato da Gaetano Papalia prima della gara di ritorno contro Roma.
Gaetano Papalia premia Simone Bagnoli, la cui avventura reatina era destinata a proseguire nel Rieti Basket Club.
Roberto Brunamonti, premiato da Gaetano Papalia, era il direttore sportivo della Lottomatica Roma all'epoca.
Auguri di Pasqua tra Gaetano Papalia e Ferdinando Minucci, presidente della Montepaschi Siena.
Enrico Miluzzi e Walter Magnifico.
Con una simpatica conferenza stampa al PalaSojourner e un ricco buffet offerto ai tanti tifosi presenti, venuti non solo a salutarlo ma anche a lasciargli messaggi, ricordi e regali, Lino Lardo si accomiatò da Rieti il 13 giugno 2009. Con lui Gaetano Papalia.
Lino inizia a commuoversi.
Lino Lardo non seppe trattenere la visibile commozione e dichiarò che Rieti avrebbe avuto sempre un posto speciale nel suo cuore.
Uno dei tanti brindisi di commiato.
Da sinistra: Antonello Venga, Gianfranco Montorselli, Emanuele Donati, Lino Lardo, Ivano Panitti, Virgilio Bonafaccia.
Talvolta per Piero Fontani, la cura del PalaSojourner è fonte di “grattacapi”.
Non, non vuol dire che sto guidando in auto da Empoli. Si tratta del nome di Rosselli, nato ad Empoli, maturato nella NSB e che si è poi fatto strada in Legadue.
Pape Sow fu devastante a Roma.
Gianmarco Pozzecco a Rieti fece un vero show. Dialogò col pubblico durante la partita. Salutò Andrew Howe prima di una rimessa laterale. Dopo un infortunio a una caviglia che costrinse Morris Finley a uscire, durante una esecuzione di tiri liberi Pozzecco si avvicinò alla panchina reatina e chiese al playmaker USA come stesse finchè gli arbitri non gli ricordarono che si stava giocando una partita. A quel punto Pozzecco rientrò in campo, ricevette la rimessa dal fondo, andò coast to coast, segnò un tripla e poi allargò le braccia come per dire: Che altro devo fare? Realizzò 27 punti e la NSB perse.
Dopo l'addio di Feliciangeli, Patricio Prato fu nominato capitano.
Cristiano Fazzi non molla mai.
Dopo una fase controversa di ambientamento e adattamento alle difficoltà esterne, Jiri Hubalek è stato apprezzato moltissimo dai tifosi reatini.
Al suo arrivo a Rieti, Morris Finley fu sottovalutato da molti. Qui mentre sfugge a Kiwane Garris.
Sportellate tra Gus Binelli e Simone Bagnoli.
Da quella posizione Vangelis Sklavos è molto pericoloso.
Antonello Riva, tormentato per tutti i playoff da un infortunio a una caviglia, segnò alcuni canestri importanti in garatre.
Simone Bagnoli fu votato da Superbasket miglior giocatore italiano di Legadue.
Antonello Riva commosso all'annuncio del suo ritiro.
Periodicamente Bob Lauriski viene a Rieti a salutare gli amici.
Il giornalista di SKY Sport Stefano Meloccaro intervista Willie Sojourner il giorno del suo arrivo a Rieti.
Vista la debolezza della squadra, un paio di volte lo sfiduciato Duncan mollò l'allenamento e si mise a lavare l'auto fuori dal Palaloniano.
Jim Grandholm è stato l'ultimo straniero della AMG Sebastiani nel primo quindicennio di serie A1 e A2. Nel 1990/91 disputò un'intera stagione con i Dallas Mavericks (26 gare giocate, 3 punti a partita).
Kevin Restani è morto domenica 25 Aprile 2010 a San Francisco, a 58 anni, probabilmente d’infarto. L’ex giocatore NBA e della Sebastiani (1987/88) aveva partecipato il sabato, a Milwaukee, a una gara del torneo della North American Association dei Club Athletic Directors con la squadra dell’Olympic Club of San Francisco e poi aveva assistito al match di playoff Milwaukee-Atlanta. Tornato a San Francisco è sopravvenuto un malore che ha reso inutile la corsa al pronto soccorso. Nella foto indossa proprio la maglia della squadra con cui ha disputato l'ultima partita della sua vita.
La Curva Terminillo premia Lino Lardo e Alessandro Giuliani.
Nella foto di Alessio De Marco (da sinistra): Francesco Vigiani, Lino Lardo, Andrea Santoprete, Andrea Gudini, Andrea Muggia, Alessandro Giuliani.
Garatre con Montegranaro è persa. la delusione di Picchio Feliciangeli
La disperazione di Maurizio Lasi.
Pamela David. Fidanzata di Bruno Labaque.
Tutti per uno, uno per tutti. In primo piano l'assistant coach Enrico Miluzzi.
Wade Helliwell fu determinante contro i lunghi pesaresi.
Una conclusione fuori equilibrio di Michele Mian.
Serata ad alti e bassi per Joe Smith.
Sempre lucido Davide Bonora.
A Pavia la partita contro Caserta è iniziata in ritardo. Durante l'intervallo Gaetano Papalia controlla il risultato e se le gare riprenderanno contemporaneamente.
Patricio Prato fu il top scorer con 22 punti.
Lino Lardo e Alessandro Giuliani in azione.
Marcus Melvin: 14 punti e 16 rimbalzi, non male.
Dopo il 5° fallo di Wade Helliwell, Alessandro Cittadini fu molto importante nel supplementare, giustificando così il ricco ingaggio ricevuto per la fine della stagione a Rieti.
Alessandro Giuliani ci crede.
1” e 22 centesimi alla sentenza finale: ultima rimessa per Pesaro, effettuata da White. Palla nelle mani di Robert Fultz, appostato dietro la linea dei 6.25 sull’angolo opposto alle panchine, senza il tempo per pensare e caricare bene il tiro per evitare l’appiccicosa difesa reatina. La palla parte, i cuori di 600 tifosi reatini all’interno dell’Adriatic Arena sono in stato di semiarresto mentre 1200 occhi seguono la parabola cercando in qualche modo di deviarla. Su quel pallone non c’è più scritto Molten ma il marchio “Serie A”. La sfera colpisce l’anello, rimbalza e viene catturata da Bonora che fugge via in palleggio mentre la sirena sancisce il 73-75 e la fine di tutti i giochi.
Pesaro, 22 Aprile 2007: il tabellone elettronico dell’Adriatic Arena sancisce che, 12.349 giorni dopo lo spareggio vinto contro l’Ivlas Vigevano il 29 Giugno 1973 nell’hangar di via dei Partigiani, e 24 anni dopo quel nerissimo 2 Aprile 1988 in cui, a Rimini, un fortunoso canestro di Maurizio Ferro diede il via a una lunghissima discesa verso un interminabile inferno, Rieti è tornata in serie A!!!
Il primo straniero ad essere ingaggiato fu Marcus Melvin.
Ecco la sequenza della schiacciata irregolare di Hector Romero, non vista dagli arbitri, che influenzò il risultato finale di Solsonica Rieti - Montepaschi Siena vinta 75-76 dai toscani
Romero protesse col corpo la mano con cui si aggrappò alla retina. Gli arbitri erano alle sue spalle.
Il canestro di Romero avrebbe dovuto essere annullato e il giocatore avrebbe dovuto esser sanzionato con un fallo tecnico.
Oltre ai 2 tiri liberi del fallo tecnico la Solsonica avrebbe avuto anche il possesso di palla. Notare come Romero tenga sempre il braccio sinistro ben nascosto accanto al corpo.
Sulla rimessa dopo i tiri liberi la Solsonica avrebbe anche potuto segnare una tripla. Notare come Romero tenga sempre il braccio sinistro ben nascosto accanto al corpo.
2 punti di meno a Siena + 2 punti dei tiri liberi + 3 punti di una possibile tripla fanno un differenziale massimo a favore di Rieti di 7 punti. La partita terminò 75-76 per il Montepaschi. Notare come Romero tenga sempre il braccio sinistro ben nascosto accanto al corpo.
Queste cose facciamole fare a chi le sa fare... senza aiutini. Come Vince Carter, quando vinse la gara delle schiaccate NBA nel 2000. Notare come tenga il braccio sinistro lontano dal corpo perchè non ha nulla da nascondere, anche perchè un gesto del genere si può fare solo in una gara di schiacciate e non certo durante una partita.
Vincendo per 3-1 il playoff di finale contro Torre De' Passeri, la Spes Rieti fu promossa in B Dilettanti.
In piedi (da sinistra): Claudio Vandoni, Giuseppe Di Viesto, Horacio Bosco, Andrea Cempini, Luca Simeone, Francesco Trabattoni (medico), Enrico Grillo (team manager) Marzio Leoncini (presidente), Maurizio Tomassetti (Consigliere), Diego Grillo, Augusto Ciancarelli (Addetto arbitri). In ginocchio: Mattia Cavoli, Daniele Mai, Luca Del Signore, Marco Cariani, Andrea Farnetani, Diego Sebastiani (fisioterapista), Attilio Pasquetti (General manager).
Non bastò questa tripla di Jerry Green per battere Ferrara. Infatti, il coach ospite Dal Monte chiamò time-out, probabilmente fuori tempo, ma che fu accordato, e sulla rimessa successiva gli emiliani trovarono il modo per vincere.
Il playmaker italoargentino Bruno Labaque fu tesserato poco prima dei playoff. Fu subito ribattezzato l'Abbacchio. Famoso soprattutto per essere fidanzato con Pamela David, una sorta di Elisabetta Canalis argentina.
Il primo giorno di David Hawkins a Rieti. Con lui Luigi Ricci e Domenico Zampolini.
Hurd sostituì egregiamente Marcus Melvin
Montegranaro ha vinto garatre 78-97 ed è in Legadue.
Montegranaro festeggia davanti agli spogliatoi, in primo piano il coach Stefano Pillastrini.
11 Luglio 2006: Lino Lardo arriva a Rieti.
Roberto Feliciangeli fu l'hombre del partido..
Fu Maurizio Lasi a individuare David Hawkins, passato un po' inosservato da diversi addetti ai lavori nell'estate del 2004. Dopo il passaggio a Roma, il 15 Settembre 2005 la Lottomatica disputò a Rieti un'amichevole il giorno del ritorno di Willie Sojourner. Qui il saluto di Hawkins al suo primo allenatore italiano.
Rieti-Varese: Marcus Melvin marcato da LeRoy Hurd.
Il finlandese Tuukka Kotti.
Come sarebbe andata la finale contro Montegranaro potendo ancora contare su Matt?
In occasione di garadue Montegranaro-Rieti, i tifosi che non poterono andare nelle Marche a causa della ridotta capienza del palasport di via dei Martiri d'Ungheria, fu allestito all'interno del Palaloniano un maxischermo bilaterale che consentì a più di 2000 spettatori di seguire la partita a circuito chiuso.
Davanti al maxischermo il pubblico tifava come se fosse a una partita normale. La Tris vinse 61-67.
Dopo la partita con Milano, Pervis Pasco se ne andò da Rieti alla chetichella, di prima mattina, per andare a Ostenda. Non se la sentì di resistere come fecero i suoi eroici compagni.
Alessandro Giuliani, non è un semplice allenatore ma svolge anche compiti di scouting, soprattutto a livello internazionale, e organizzativi. Non a caso nel 2009 è diventato general manager a Biella.
Ennrico Miluzzi prova a dialogare con Pierluigi D'Este
Il tipico saluto di Jiri Hubalek ai tifosi a fine partita.
Un altro playoff con Montegranaro.
Dio che stress Montegranaro!
ARRESTATELO!!!
David Hawkins, vicino ad Antonello Riva, è venuto da Roma per tifare i suoi ex compagni.
Da sinistra: Inus Norville, Giuliano Maresca e Jimmy Snap Hunter.
Roberto Feliciangeli fu determinante nella vittoria in garatre.
Massimo Guerra fu decisivo nella vittoria in garauno nelle Marche.
Un film già visto.....
Siamo alle solite...
Marcus Melvin non ebbe grande aiuto da Thomas Mobley in finale.
Roberto Feliciangeli non fece mancare il suo apporto.
Cristiano Fazzi rimase troppo solo a fronteggiarae il Professor Childress e Misan Nikagbatse.
Anche Chris Pearson fece la sua parte.
Marcus Melvin ringrazia i tifosi che non hanno mai abbandonato la squadra.
L'incubo gialloblù che dal 2004 tormenta i sonni dei tifosi reatini.
Dopo un avvio stentato, Omar Thomas è stato determinante per la salvezza della Nuova Sebastiani.
Antonello Riva, nella finale di Coppa Italia vinta su Castelletto Ticino, è marcato da Paolo Mossi che nel 2009/10 approderà al Rieti Basket Club Ircop.
Gaetano, senti a me.....
Si, vabbè, però.....
Pervis Pasco è soprannominato Fiasco sin dai tempi in cui, con una clamorosa infrazione di passi, fece perdere Kansas University, per cui giocava, contro Colorado. A Rieti Pasco si è rilanciato, dopo un'opaca stagione a Pesaro. Però il fiasco c'è stato ugualmente.
Gaetano Papalia prova a calmare Lino Lardo.
Piero Fontani, vulcanico custode del PalaSojourner.
PIetro Bianchi lascia la Nuova Sebastiani.
I giornalisti presenti all’affollata conferenza stampa di presentazione di Lino Lardo al Quattro Stagioni. Da sinistra in basso (in senso orario): Roberto Di Loreto, Fabrizio Rosati, Luca Rivani, Giorgio Cavalli, Luciano Inches (in piedi), Valerio Vecchiarelli, Piero Aguzzi, Luigi Ricci, Emanuela Laurenzi (addetto stampa NSB).
La copertina del libro Progetto serie A, scritto da Luigi Ricci e Flavio Fosso, che racconta la storia della Nuova Sebastiani Basket, dai playoff 2003 per la promozione in Legadue alla promozione in serie A del 2007.
L'esultanza di Maurizio Lasi.
Questa volta con Simone Bagnoli, marcato da Stefano Rusconi, non ha funzionato.
Anche Chris Pearson è stato sfortunato.
Wade Helliwell sostituì Chris Pearson.
Marcus Melvin maturò tantissimo vicino a Lino Lardo.
Per Guido Rosselli fu una esperienza notevolissima.
Massimiliano Rizzo, un serio professionista perfettamente compenetrato nel ruolo di sparring partner in allenamento.
Da sinistra: Flavio Fosso (ex giornalista del Il Tempo negli anni gloriosi della AMG Sebastiani) e Luigi Ricci consegnano a Julius Erving una copia del loro libro Sebastiani Dream.
Foto ricordo della cena in onore di Julius Erving.
Da sinistra: Maurizio Lasi, Flavio Fosso, Mel Davis, Gaetano Papalia, Giuliano Colarieti, Luigi Ricci, Julius Erving.
Gaetano Papalia è già tornato a Rieti. La squadra è in arrivo in autobus. Col presidente ci sono Giuliano Colarieti e i tifosi più irriducibili.
L'autobus della squadra in via Cintia.
La squadra è salita sul tetto dell'autobus prima di uscirne.
I tifosi sotto l'autobus.
Lino Lardo ribadisce il concetto.
....che bei ragazzi!!!
Chiusura con fuochi d'artificio improvvisati a notte fonda.
Di nuovo in piazza dopo tre anni.
Questi qui aspetteranno fino a notte fonda il ritorno della squadra.
Le scarpe autografate da Mirko Verginella....
Cristiano Fazzi non si arrese mai.
Aniello Laezza fu determinante nella vittoria in garadue a Montegranaro.
Brunamonti non ha potuto avere il minimo margine operativo.
Il disappunto del presidente della Lottomatica, Claudio Toti, dopo la sconfitta interna contro la Solsonica. Purtroppo per Toti queste scene si ripeteranno assai spesso nel futuro.
Gregor Fucka e De La Fuente con la testa tra le mani.
Russell Carter era un buon giocatore, lo dimostrò scendendo di categoria a Sassari. Seppure per poche partite.
L'abbraccio tra David Hawkins e Gaetano Papalia divenne un rituale abituale a fine partita.
La più bella scenografia mai vista al Palasport.
Esultanza dopo una delle tante vittorie sofferte della Nuova Sebastiani.
La copertina di Sebastiani Dream, scritto da Luigi Ricci e Flavio Fosso, che racconta la storia del basket reatino dal 1973, anno della promozione in serie A della AMG Sebastiani Basket, alla vigilia dei playoff per la promozione in Legadue della Nuova Sebastiani Basket nel 2003.
Mattina del 24 Aprile: la targa del Comune di Rieti per celebrare la promozione in serie A della Nuova Sebastiani. Il Sindaco Giuseppe Emili è con Gaetano Papalia.
Il Sindaco Giuseppe Emili consegna la targa del Comune al Presidente Gaetano Papalia.
24 Aprile, pomeriggio: al PalaSojourner è tutto pronto per la festa.
L'incredibile barba bicolore di Gaetano Papalia.
Si può cominciare: Dan Peterson in veste di maestro di cerimonie annuncia Mamma butta la pasta, Rieti è in serie A! Tra i presenti alla cerimonia anche il presidente della Regione, Piero Marrazzo (il secondo da sinistra).
Il presidente della Legadue Valentino Renzi e il presidente del C.O.N.I. Gianni Petrucci.
Roberto Brunamonti è tornato per festeggiare nella sua città adottiva.
Più forte, non vi sento!
Il presidente della Provincia Fabio Melilli premia il capitano Roberto Feliciangeli.
Il presidente della Legadue, Valentino Renzi, sta per consegnare a Gaetanto Papalia la coppa per la conquista del campionato. Alle spalle, sorridenti e calvi, Bonora, Melvin e Feliciangeli.
Il capitano Roberto Feliciangeli solleva in alto la coppa.
All together now!!!
...e questa me la scolo a casa.
Alessandro Giuliani e il Gm Alessandro Pasi non sanno cosa fare.
I ragazzi della Curva Terminillo ci credono.
Folarin Campbell segnò 11 punti con 3/7 da 3.
Jiri Hubalek: 21 punti e 11 rimbalzi
Mario Gigena: 5 punti, 3 rimbalzi, 2 recuperi.
Per Omar Thomas 12 punti e 8 rimbalzi.
Jerry Green: 9 punti e 6 assist.
Giorgio festeggia la salvezza con i tifosi.
L'esultanza di Enrico Miluzzi.
La meritatissima doccia a Lino Lardo.
Lino Lardo riporta il Mucchio Selvaggio vittorioso a Rieti.
L'attesa dei tifosi.
Ce l'abbiamo fatta!
High five per Omar Thomas.
Supermario.
Applausi per Giorgio.
E' la volta di Jerry Green.
Autografi per Vangelis Sklavos.
Anche Diego Grillo ha fatto la sua parte.
Gli sportivi reatini vogliono vivere altri momenti come questo.
Lo striscione dei tifosi della Virtus Bologna al PalaSojourner.
Lo striscione dei tifosi di Cantù al PalaSojourner.
C'era grande stima e fiducia tra Marcus Melvin e Lino Lardo. Malgrado ciò verranno forzatamente separati.
Allegriaaaaaaaa!!!
Ma Michele Mian non faceva l'alpino? Vedrete che risultati!
Mario Gigena è stato veramente super.
Gaetano Papalia esce di scena.
Mobley fu tesserato poco prima dell'inizio del campionato per rimediare all'infortunio alla spalla subito da Pat Carroll dopo tre giorni di precampionato. Mobley disputò una buona regular season e fu anche positivo nei quarti e in semifinale dei playoff. Scomparve totalmente in finale contro Montegranaro.
I tifosi esultano dalla curva.
La gioia di Enrico Miluzzi.
Invasione di campo.
Mucchio selvaggio.
David Hawkins ebbe un impatto devastante sul campionato.
Derell Washington fu rimpiazzato da David Hawkins.
Antonio Olivieri con un'arzilla tifosa che festeggia il novantesimo compleanno.
In questo sito abbiamo tentato di fissare i fatti e i personaggi più importanti dei primi 75 anni di storia della pallacanestro a Rieti. Una storia che ognuno delle migliaia di reatini che l’hanno seguita attraverso i decenni, l’ha vissuta a proprio modo fissando nella memoria fatti, soggetti, partite ed emozioni personalissimi, in qualche modo legati anche alle più svariate epoche delle rispettive esistenze. Dunque una storia, quella del basket reatino, che è all’interno della storia di ognuno di noi. Per tale motivo, l’augurio è che il futuro ci riservi altri 75 anni di palla a spicchi, come sempre tra alti (speriamo molti) e bassi (speriamo pochi) ma che meritino di essere ricordati con lo stesso affetto e la stessa passione con cui noi abbiamo rievocato e, in piccola parte, vissuto i primi 75, nella speranza di poter esclamare ancora una volta con orgoglio: Questa è la nostra storia!.
Quando ci fu da sbucciarsi le ginocchia, Folarin (significa: L'uomo che cammina con la gloria) Campbell non si tirò indietro.