Pervis Pasco giunse a Rieti nell’estate del 2008, per rimpiazzare Donnell Harvey che aveva lasciato la Solsonica dopo un paio di settimane di precampionato per una bega contrattuale su cui non è il caso dilungarsi.
Il pivot statunitense aveva già giocato in Italia a Teramo e a Pesaro, con una parentesi in Corea, e in quella estate era ancora fermo non solo per la fama di giocatore monodimensionale (rimbalzista, stoppatore ma poco pericoloso in attacco, col classico difetto di metterla poco ai tiri liberi) ma anche perché talvolta poco avveduto tatticamente e nei finali concitati. Una fama che Pasco si trascinava dietro sin dai tempi in cui giocava con Kansas University quando, in una partita contro Colorado, intercettò un pallone a 1.8 secondi dal termine e cominciò subito a correre per festeggiare avendo creduto che la gara fosse finita. Gli arbitri però fischiarono infrazione di passi e Colorado, sull’azione successiva, vinse grazie a una fortunosa tripla di tabella. Episodi come questo, inclusa un’aggressione a un’arbitro in Corea, valsero a Pervis Pasco il soprannome di fiasco, forse un po’ esagerato, e che in pratica lo lasciarono appiedato nell’estate del 2008.
Giunto a Rieti quasi come un ripiego, Lino Lardo seppe coinvolgere Pasco negli schemi non usandolo solo come sponda o come uomo per fare i blocchi ai compagni, ma anche come terminale offensivo, sfruttando la sua abilità nel pick and roll, non solo per smistare la palla ma anche per riceverla e realizzare da sotto misura. Tecnicamente parlando, per la NSB, Pasco si rivelò molto valido anche sul piano tattico, in barba al giocatore che perse ingenuamente la partita contro Colorado. In poche parole, Pervis disputò a Rieti la migliore stagione della sua carriera in Europa.
Invece, se proprio si vuol parlare di fiasco, eventualmente lo si deve fare con riferimento alla scelta di lasciare la Solsonica all’8^ giornata di ritorno per andare a giocare a Ostenda. Primo giocatore della storia di Rieti, a differenza di Zeno, Gay, Finley e Morris, tutti provenienti dal Belgio, a fare il cammino al contrario. Alla base della fuga di Pasco dalla Nuova Sebastiani c’erano questioni economiche sulle quali non è il caso di indugiare. Sicuramente a Ostenda il pivot potè concludere la stagione in maniera vantaggiosa dal punto di vista economico però, sotto il punto di vista tecnico, le 8 partite a 4 punti e 5 rimbalzi di media avrebbero anche potuto compromettere quanto mostrato di buono a Rieti e rendergli difficile trovare un valido ingaggio nella stagione successiva. Fortunatamente l’arrivo di Alessandro Giuliani a Biella, nel ruolo di general manager, ha contribuito a dissolvere eventuali dubbi del coach Luca Bechi su Pasco, la cui stagione in Piemonte non dovrebbe risolversi in un fiasco. Peccato però che Pasco non abbia avuto la medesima pazienza dei suoi compagni perchè, a parte qualche forte arrabbiatura per le questioni economiche, avrebbe vissuto da un punto strettamente sportivo dei momenti irripetibili.

Ecco il link per vedere la famosa infrazione di passi commessa da Pervis Pasco contro Colorado:

http://www.youtube.com/watch?v=RFItSuuy3dU