Probabilmente il giocatore del passato a cui Massimo Guerra è maggiormente accostabile è Mauro Cerioni. Sicuramente Max non è stato un difensore come il campione milanese ma la pericolosità del suo tiro e il desiderio di cercare la palla nei momenti decisivi di una partita sono le stesse. Probabilmente è a lui che Rieti deve la promozione in Legadue.
Infatti, durante garauno della finale di promozione contro Trapani, a Rieti, a 1’ dalla fine, la Tris era in vantaggio 73-68. Fazzi però era già fuori per falli. Il solito Binelli siglò il 73-70. A –23” Laezza, al quale fino a quel momento non ne era andata una giusta, perse palla e commise il 5° fallo su Virgilio. A questo punto sulla Tris incombeva lo spettro di dover giocare le battute finali della partita ed un eventuale supplementare senza i play-maker titolari. Niente di peggio per le ormai logore coronarie dei tifosi reatini.
Dopo i due liberi messi a segno da Virgilio (73-72) la palla era tornata in possesso di Rieti. –14”: fallo su Riva che mise a segno il primo tiro libero (74-72) sbagliando il secondo. Il rimbalzo però fu catturato da Bagnoli che subì fallo e, a sua volta, fece 1/2 dalla lunetta (75-72). Partita finita? Neanche per sogno. Palla a Trapani che, grazie a una tripla del velocissimo Berlati, riuscì a impattare (75-75) a –9” dalla sirena. Rimessa della Tris: palla a Guerra il quale, conscio che non si poteva rischiare di andare al supplementare, iniziò un folle coast to coast tra gli avversari, rischiò di perdere palla a metà campo riuscendo però a proteggerla. Proprio il tentativo di raddoppio da parte dei siciliani, spalancò davanti a Max una vera e propria autostrada verso il canestro dentro la quale ci si buttò arrivando in mezzo all’area dei tre secondi, da dove fece partire un sottomano. La palla, dopo essersi impennata sull’anello, attraversò la retina siglando la vittoria della Tris per 77-75. Delirio generale.
Probabilmente il destino della finale svoltò proprio su quel tiro di Max Guerra il quale, anche l’anno successivo in Legadue, continuò a deliziare i tifosi risolvendo situazioni ingarbugliate col suo micidiale tiro da tre in uscita dai blocchi eseguito quasi senza guardare il canestro. La guardia veneta, insieme a Fazzi, Bagnoli e Feliciangeli dette un notevole contributo al raggiungimento dei playoff nel successivo campionato di Legadue della NSB, tanto da restare ben impresso come uno dei giocatori italiani più apprezzati dai tifosi reatini.