Bell’atleta Steven Smith. Aveva un solo difetto: non era un pivot. Dunque non poteva certo sostituire Pape Sow sotto canestro. Insomma, l’uomo sbagliato al posto sbagliato, che comunque fece del suo meglio per contribuire alla permanenza in serie A della Solsonica nel 2008. Del resto, in quel campionato i tesseramenti, oltre a essere condizionati da un assurdo sistema di finestre di mercato, per fortuna subito abbandonate l'anno dopo, per quanto riguarda la Nuova Sebastiani erano anche sottoposti alla vigilanza e al benestare della ComTec. Per tale motivo non si poteva aspettare troppo a prendere un giocatore, col rischio di ritrovarsi il mercato bloccato: bisognava invece prendere ciò che era disponibile quando era possibile e ad un budget limitato. E’ in tali circostanze che Steven Smith giunse a Rieti.
L’anno successivo fece molto bene in Grecia, giocando nel suo ruolo naturale, prima di essere bloccato per 6 mesi da un infortunio.