Mancino, ottimo tiratore da 3, carisma, esperienza internazionale in Spagna e in Russia, il greco Vangelis Sklavos conquistò subito il pubblico reatino con la sua concretezza rivelandosi uno dei punti fermi nella leggendaria salvezza sul campo della Solsonica nel campionato 2008/09.
Sicuramente il fatto di provenire da un campionato duro come quello greco dove, a parte il Panathinaikos e l’Olimpyakos, nulla è mai scontato, sia tecnicamente sia a livello di stabilità societaria, ha aiutato Vangelis (nomen omen? Inteso come aiuto divino sulla via di una salvezza praticamente impossibile) ad affrontare i molteplici problemi verificatisi fuori dal campo.
Sklavos, è stato subito il primo dei leader della Solsonica. Solo successivamente gli si sono affiancati Jerry Green, poi Omar Thomas e, infine, Jiri Hubalek. Tutti e tre però in discussione, più o meno a lungo, nella parte iniziale della stagione. Vangelis mai. Per lui l’unico problema può essere stata solo la fatica fisica, poi superata.
Ottimo giocatore, ottima persona. Un bell’acquisto, nel 2009/10, per Cremona.