Michele Mian è uno dei tre pezzi da novanta (gli altri due furono Davide Bonora e Patricio Prato) che giunsero a Rieti nell’estate del 2006 per dar vita all’oneroso squadrone, senza sponsor, che fu promosso in serie A evitando i remunerativi playoff (che portano denaro fresco nelle casse delle società). L’esperienza accumulata in campionato e con la nazionale ( campione europeo 1999 e argento olimpico 2004) dall’alpino fu preziosissima anche nella stagione seguente, quando si trattò di restare in serie A. Ottimo tiratore da tre, uomo squadra, serio professionista sotto ogni punto di vista, anche quando qualcosa iniziò a scricchiolare in società. Un leader silenzioso, un po’ schivo fuori dal campo (e non è mai stato ospite di RTR) ma tutti quanti lo hanno apprezzato anche se non si concede molto per le interviste. Il giocatore che ogni allenatore vorrebbe con sè.