Gianluca De Ambrosi appartiene alla categoria delle star dell’epoca di transizione del basket reatino: cioè quella tra la retrocessione in B1 del 1988 e il ritorno in A2 del 2004. In quei 16 anni la pallacanestro reatina ha vissuto, come suol dirsi, più bassi che alti poichè, almeno fino all’inizio del nuovo secolo, l’interesse per la palla a spicchi era rimasto riservato a un ristretto numero di appassionati. In questi tre lustri non fu facile infiammarsi sia per le vicende del basket che per i suoi protagonisti ma De Ambrosi è stato uno dei pochi giocatori per i quali la piazza non solo si è infiammata ma anche divisa.
Nato nel 1971, grande talento offensivo, soprattutto eccellente tiratore, sicuramente predilige l’attacco alla difesa. Fisico robusto a cui però difetta un atletismo da serie A, De Ambrosi è stato indiscutibilmente una star delle minors in cui, grazie al suo istinto del canestro, imperversa ancora.
Giocatore capace di quelle inarrestabili fiammate offensive che da sempre affascinano le folle, non è molto apprezzato dai più sofisticati amanti del basket per la tendenza a uscire dalle strategie di squadra e della difesa, per seguire il suo innato fiuto del canestro. A Rieti, comunque, Gianluca ha trovato più estimatori che detrattori, oltre che una famiglia. De Ambrosi ha giocato a Rieti a più riprese, sia per la Sebastiani che per la Virtus, a cavallo dei due secoli, in un periodo in cui la fortuna, in senso cestistico, ha spesso voltato le spalle alla nostra città. Nel 2009 la data del suo ritiro sembra ancora assai lontana.