Fosse nato negli Stati Uniti, Piero Torda sarebbe stato definito un journeyman, cioè un viaggiatore, un atleta con la valigia sempre pronta. Infatti, tra tutti i giocatori nati a Rieti, è stato quello che ha cambiato più squadre, prima dell’avvento di Grappasonni, che però è di Poggio Mirteto. Certo, se Sanesi e Olivieri non fossero stati assunti dalla Cassa di Risparmio (impensabile al giorno d’oggi un doppio impegno del genere in serie A) nel bel mezzo della loro carriera, o se Blasetti non avesse fatto una radicale scelta di vita, probabilmente anche loro avrebbero cambiato qualche squadra in più, ma queste sono solo sterili considerazioni. Per cui, per il guinness dei primati del basket reatino, Piero Torda è quello che ha cambiato più squadre di serie A in carriera.
Playmaker, mezzi atletici normali, non velocissimo ma ordinato orchestratore di gioco, buon tiratore da fuori, dal 1975 al 1979 fu un prezioso cambio quando si trattava di dare fiato a Brunamonti e Sanesi. Nel 1979-80 andò al Banco Roma in A2, l’anno dopo a Brindisi per poi trasferirsi nel 1982 a Roseto in serie B. La stagione successiva, però, la città abruzzese, grazie anche alla regia di Torda, fu promossa in A2, anche se la permanenza durò una sola stagione. Infine, dopo un altro paio di campionati in serie B, ancora a Roseto, il ritorno alla casa madre, sponsorizzata Corsa Tris, nel 1986-87.
Dopo un altro paio di campionati nelle serie minori sopraggiunge il ritiro e l’addio definitivo del basket.