Partite storiche
Snaidero Udine - Solsonica Rieti: 68-82
Il 10 Maggio 2009, all’ultima giornata, la situazione era ormai definita. La Fortitudo Bologna, impegnata a Teramo, si sarebbe giocata l’ultimo posto valido per restare in serie A con Rieti, attesa da un trasferta tutto sommato abbordabile, ma ricca di insidie psicologiche, in casa di Udine, ormai retrocessa. Una gara che, senza l’iniziale penalizzazione in classifica, sarebbe stata del tutto inutile. Invece andava giocata e non sarebbe stato sufficiente vincerla.
Comunque, il match in Friuli fu abbastanza agevole: la Sebastiani vinse una partita rapida e scorrevole per 68-82 ma dovette restare in attesa del risultato di Teramo per sapere se si sarebbe salvata.
In Abruzzo, nel frattempo si stava ripetendo un altro papocchio a base di canestri a fil di sirena e di cronometri che funzionavano come clessidre, simile a quello verificatosi a Bologna alla terza di andata, contro Montegranaro e che (dopo annullamenti e convalide arbitrali, ricorsi e appelli federali) regalò alla Fortitudo una vittoria senza la quale il match di Teramo non avrebbe avuto più alcuna importanza. Passarono diversi minuti in attesa di sapere se il canestro allo scadere del bolognese Scales fosse valido o no. Alla fine però, parafrasando l’antico proverbio, chi di canestro contestato ferisce di canestro contestato perisce, la Fortitudo, “premiata”, è proprio il caso di dirlo, nel match contro Montegranaro, fu condannata in quel di Teramo.
Anche se tutti sapevano che ne sarebbe potuto scaturire l’ennesimo strascico di ricorsi e appelli, ormai c’era la consapevolezza che la Nuova Sebastiani era salva e allora il manipolo di tifosi che aveva seguito la squadra fino a Udine festeggiò la vittoria facendo una bella doccia a Lino Lardo. Che gradì in pieno: la sua mission impossible era compiuta.