Partite storiche
Semifinale scudetto. Arrigoni Rieti-Sinudyne Bologna: 1-2
Quando l’anno precedente, dopo aver vinto a mani basse la regular season di A2, l’Althea si qualificò per la semifinale scudetto contro Varese, alcuni addetti ai lavori dubitarono che la Sebastiani ce l’avrebbe potuta fare se avesse disputato il campionato di A1. La smentita giunse prontamente l’anno dopo quando Rieti, oltre a qualificarsi per la finale di Coppa Korac, raggiunse nuovamente la semifinale scudetto contro la Sinudyne Bologna, questa volta dopo aver disputato un’eccellente regular season di A1.
Gli emiliani erano guidati dal leggendario pivot Kresimir Cosic, il primo jugoslavo, nonchè uno dei primi europei in assoluto, a militare nella NCAA, il campionato universitario statunitense. Tra l’altro il Kreso, giocando per la Brigham Young University, che si trova nello stato dello Utah, patria dei mormoni, ne aveva anche abbracciato la religione diventandone addirittura un vescovo.
Alto 2.10, fisico non eccezionale, braccia lunghissime, veloce, agilissimo ed assai intelligente, il compianto Cosic era un vero e proprio playmaker con il corpo di un pivot. Poteva fare qualsiasi cosa in campo. Vicino a lui c’era il famigerato Owen Wells, in arte Big O (“Le donne dicono OOOOOOOOO quando fanno l’amore con me” diceva Wells, deceduto poi di Aids) cui l’anno prima Cliff Meely aveva fatto le scarpe nel provino svolto a Rieti.
E il resto dei bolognesi? Charlie Caglieris in regia, Gianni Bertolotti ala piccola, Marco Bonamico ala grande, Renato Villalta pivot e Pietrone Generali che usciva dalla panchina. Insomma: pronostico chiuso.
In garauno a Bologna non ci fu storia: 86-68 e arrivederci a Rieti. Ma al Palaloniano la musica fu ben diversa e sua maestà Cosic dovette inchinarsi non tanto a Sojourner quanto a Cliff Meely. Il colored infatti sentiva moltissimo la rivalità con Cosic, quasi lo odiava. In poche parole Cliff segnò 43 punti disputando anche una mostruosa partita difensiva. Un vero capolavoro. Il top fu raggiunto quando Meely, dopo aver rubato un pallone a metà campo, si proiettò in contropiede. In mezzo all’area c’era Cosic ad aspettarlo. Clifford non se ne preoccupò e puntò dritto contro il pivot slavo staccando l’ultimo passo all’altezza della lunetta. Cosic non ebbe il coraggio di provare ad opporre il proprio corpo sperando che l’arbitro fischiasse sfondamento, né tanto meno tentò la stoppata. Semplicemente si rannicchiò su se stesso mentre Meely piazzava una schiacciata gigantesca a una mano che fece tremare tutto il Palaloniano. Cliff, gli occhi fiammeggianti, cercò lo sguardo di Cosic che sembrò preoccuparsi soltanto di fare la rimessa.
L’Arrigoni vinse 85-74, ma in garatre la Sinudyne passò agevolmente 106-84 malgrado anche Sanesi avesse segnato 14 punti.
In ogni caso, così come nella stagione precedente, Rieti ebbe la soddisfazione di essere uscita dai playoff solo per mano dei futuri campioni d’Italia, dopo averli costretti alla bella.