Grazie al terzo posto conquistato nel campionato 1977-78 la Sebastiani, divenuta Arrigoni, aveva ottenuto il diritto a partecipare alla Coppa Korac.
Dopo aver praticamente dominato le eliminatorie, Rieti si qualificò per la finale che si sarebbe disputata a Belgrado, il 20 Marzo 1979, nella Sala Pionir, contro i padroni di casa del Partizan di Dragan Kicanovic, detentori del trofeo.
Per quella partita il presidente Milardi fece un altro miracolo: la Rai avrebbe trasmesso l’intero incontro. Un fatto mai visto prima per la Coppa Korac perché l’avvenimento tirava abbastanza, ma non tanto da commuovere un pubblico calciofilo come quello italiano.
La partita, invece, si sarebbe anche potuta non disputare perché, trattandosi del decennale della morte di Radivoj Korac, era impensabile che qualcuno potesse battere una squadra jugoslava in casa propria in occasione di una ricorrenza del genere. L’Arrigoni, dunque, era la classica vittima predestinata.
Per questo la telecronaca di Aldo Giordani fu molto soft, tanto che il direttore di Superbasket, non si entusiasmò nemmeno quando, almeno nel primo tempo, l’Arrigoni si batté alla pari col Partizan. Ciò provocò grande irritazione tra i tifosi reatini, convinti che Giordani parteggiasse per Belgrado o che non gli interessasse nulla di Rieti. Ma la spiegazione sarebbe arrivata la settimana successiva, proprio su Superbasket.
Purtroppo il mitico Giordani aveva ragione. L’Arrigoni lottò testa a testa con gli slavi per circa un quarto d’ora ma poi alcune fischiate, a dir poco chirurgiche, del russo Davidov e del francese Mainini indirizzarono la partita sul binario, per così dire, giusto. Venne infatti chiamato prima un inesistente terzo fallo a Zampolini su una splendida quanto innocente stoppata. Stessa sorte capitò poco dopo a Meely. Inutile sperare. La numerosa colonia reatina arrivata a Belgrado al seguito della squadra si mise l’anima in pace: la Coppa sarebbe rimasta ancora nella patria di Korac.
I punti di Meely furono 30, 29 quelli di Sojourner e 19 quelli di Zampolini mentre sull’altro fronte un mostruoso Kicanovic ne fece 41, senza contare che quando sbagliava qualche tiro c’era sempre un fallo a suo favore. Il Partizan vinse 108-98.
Unico rammarico: non aver potuto contare su Cerioni, gravemente infortunatosi a un ginocchio a metà stagione. Un incidente che praticamente ne concluse la carriera. Il tabellino della storica partita.
ARRIGONI: Meely 30, Zampolini 19, Brunamonti 12, Torda 4, Sanesi 2, Sojourner 29, Marisi 2. N.e.: Cerioni, Mancin, Pettinari. All.: Pentassuglia.
PARTIZAN: Kicanovic 41, Todoric 15, Babic 10, Maric 2, Vujacic 2, Pesic 5. N.e. Kerkez e Beravis. All.: Ivkovic.

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