Campionati
1988 / 1989
L’AMG Sebastiani tentò immediatamente di tornare in serie A2 e, tanto per far capire quali fossero le sue intenzioni, richiamò in panchina Elio Pentassuglia, al cui nome era legato il periodo più bello e ricco di soddisfazioni della società. Denis Neri, ex manager della Pallacanestro Livorno e di Pescara, fu nominato general manager. Realizzati 300 milioni con la vendita di Mastroianni si procedette a costruire una squadra ambiziosa puntando molto su Montecatini Luca Colantoni che aveva appena disputato il suo miglior campionato in serie A2 a Montecatini. Piccolo aneddoto: fu segnalata a Rieti una giovane guardia di 25 anni che segnava montagne di canestri in B2 a Lecce. Si chiamava Pippo Frascolla. Il conterraneo Pentassuglia lo conosceva bene, ma aveva già messo gli occhi su un veterano di serie A, il triestino Roberto Ritossa.
Purtroppo la stagione fu condizionata da un terribile evento. Pentassuglia, dopo il match casalingo con Imola, seconda di andata, il 10 ottobre partì in auto per andare a trovare i genitori a Brindisi. Non arrivò mai. A Mola di Bari la sua Lancia Thema, a causa di un cantiere mal segnalato, si scontrò frontalmente con un’altra auto. Morirono entrambi i conducenti.
Pentassuglia fu rimpiazzato in panchina prima da Luigi Simeoni e, dopo quattro partite, da Sandro Cordoni. Si cercò di potenziare la squadra ingaggiando il pivot Marco Ricci, giocatore di grandissimo di talento, etichettato a suo tempo come erede di Dino Meneghin ma troppo fragile caratterialmente per sostenere una così impegnativa eredità.
Purtroppo il campionato era ormai tragicamente segnato e la AMG Sebastiani non si qualificò nemmeno per i playoff.